CLAUDIA RIVELLI

la carriera alla Lancio

sempre per la testata Kolossal:

Wendy, mia dolce Wendy
Divina dei ricordi
Tramonto rosso fuoco
Tramonto rosso fuoco

Anno 1978  –  Kolossal 41: “Wendy, mia dolce Wendy”

Si sono innamorati, ma il marito di Wendy non gliela farà passare liscia, lui, è un uomo molto potente e pericoloso

Kolossal n. 46: “Divina dei ricordi”

Un gruppetto di ragazzi ricchi ed annoiati in un paese dove non succede mai niente. L’arrivo del nuovo medico condotto, un giovane dottore molto carino e molto serio, che ha sostituito il vecchio e anziano medico, fa venir loro voglia di uno scherzo di cattivo gusto, di cui Divina diviene l’artefice…

Kolossal n. 48: “Tramonto rosso fuoco”

Vuole dimostrare al fidanzato che può farcela da sola, a gestire quella causa legale, ma Tita non ha la stessa esperienza di Remy, e si farà raggirare da un attoruncolo sposato per interesse ad una donna pià anziana di lui.

Volevi tanto un bel caso celebre, ed ora l’hai trovato. Vedrai come ti diverti! – Forse ha ragione Remy, non sono adatta a fare l’avvocato penalista, sono solo una povera ragazza con la testa confusa.

E via di corsa verso il sole
E via di corsa verso il sole
Se ci siamo noi due... il mondo è bello anche così
Se ci siamo noi due... il mondo è bello anche così

Anno 1979  –  Kolossal n. 55:  “E via di corsa verso il sole…”

Daniele: Sei monotona. Vieni a correre sempre nello stesso posto – Marilù: Anche tu sei monotono. Sempre tra i piedi – Daniele: Dicono che hai il pallino della perfezione. La tua auto è sempre lustra. Il tuo cane tirato a lucido. Tu, anche quando non sei in tuta, dicono che vesti come un’indossatrice – Marilù: E che altro dicono? – Daniele: Che sei piena di arie. Che guardi tutti dall’alto in basso, eccetto naturalmente quelli con un sacco di lire… e di ottima famiglia – Marilù: E allora? – Daniele: Io faccio il meccanico. Non ho un soldo. E non sono nemmeno tanto educato…

Kolossal 59: “Se ci siamo noi due… il mondo è bello anche così”

Uno dei miei fotoromanzi preferiti. Lui, bullo di periferia, lei, frequentante salotti bene della città, si conoscono ad una festa dove lui si è imbucato e finiscono a letto insieme. Lui perde la testa e cerca in ogni modo di conquistarla, mentre lei cerca di evitarlo come la peste, perchè considera quella nottata un semplice incidente di percorso.
Ero un imbucato. Nessuno mi aveva invitato ed io ho rimediato a questa omissione certamente involontaria… – Ma se sembrava che conoscessi tutti! – Io sono uno che fa amicizia molto facilmente  – Ti dispiacerebbe uscire? Mi voglio vestire. Non ti meravigliare, una cosa è quando si è sbronzi, ed una cosa è quando ci si risveglia…

La pelle che sa di mare
La pelle che sa di mare
Io ti amo, lo sai?
Io ti amo, lo sai?

Anno 1980  –  Kolossal 62: “La pelle che sa di mare”

Ippolita ha sposato un uomo ricco per accontentare la madre. L’amore verrà col tempo –  le diceva – Carlo non ti farà mancare niente. Ma ogni giorno che passa si rende conto che quel disagio che sente ad ogni contatto fisico con lui, è la prova del suo errore e che la gratitudine che prova per lui, non si trasformerà mai in amore. Poi un giorno conosce Luciano…

Kolossal 73:  “Io ti amo… lo sai?”

E’ innamorata cotta di Ivo, un uomo sposato. Vive aspettando che lui possa dedicarle quei pochissimi momenti che riesce a strappare alla famiglia, alla moglie. Luciano è un bel ragazzone alto, lo conosce per caso e lui le si appiccica come un francobollo. Per fare ingelosire Ivo, che non si decide a lasciare la moglie, usa Luciano. Ad ingelosirlo ci riesce benissimo, ma proprio adesso che lui si decide a lasciare la moglie, Mirella si accorge di non volerlo più. Luciano, che prima respingeva, è diventato piano piano troppo importante per lei…

Dove sei ora amore mio?
Dove sei ora amore mio?
Come in quell'alba grigia
Come in quell'alba grigia

E’ il dicembre 1982 e con Max Delys interpreta il Kolossal 97:  “Dove sei ora amore mio?”

Attimi, qualche parola ancora, sono le ultime… Poi è finita. E’ finita per Mick. E anche per lei. E’ così che finisce un amore? Cosa sarà la mia vita senza di te? Attimi, Mick. Solo attimi!

L’ultimo Kolossal interpretato è il n. 104 dell’aprile 1983:  “Come in quell’alba grigia”

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