Cucciolo

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Al ritorno c’è il marito che l’aspetta…
Emilio: Brava! E così ho scoperto che te ne stai in giro nei boschi fino a sera. Con questa umidità!
Lei non lo ascolta più. Ha vivi sulla bocca, sul viso, sul collo… i baci di Andrea.

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Laura deve sopportare il marito e le sue raccomandazioni per tutta la sera. Poi, inaspettatamente, Andrea arriva all’albergo, ufficialmente per salutare Lulù, ma in realtà perchè vuole vedere lei. Laura si accorge che Andrea è pallido da far pena, perchè è geloso di Emilio.

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Il marito di Laura il giorno dopo se ne va, lasciandola sola a combattere con i suoi sensi di colpa e le sue emozioni.
Laura: “Stupida a crearti tanti problemi. Ti sei lasciata coinvolgere da un ragazzo, ti ci vuol niente a rimetterlo al suo posto. Ma a me, chi mi rimette a posto?”. Andrea ricatta Laura minacciando di baciarla davanti a tutti se non andrà nel bosco ad incontrarlo. Lei cede, molto combattuta.
Laura: Che c’entro io con te? Dovrebbe esserci Lulù al mi posto. Andrea: Ce c’entra Lulù con me? Non amo lei, io! Laura: Mi sto vergognando, come ho potuto innamorarmi di te? Andrea: Ti ho conquistata mio malgrado. Non ho proprio fatto niente per far colpo su di te. Laura: E’ vero… Ti trovavo simpatico, allegro, niente di più. Andrea: Ma anche tu mi hai conquistato tuo malgrado. Non sei mai stata maliziosa, nè civetta.

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Al ritorno lo scrittore Gianluca Marelli che è ospite dell’albergo, la mette decisamente in imbarazzo di fronte agli altri, vendicandosi di essere stato snobbato.  Laura si accorge di essere stata vista in compagnia di Andrea ed è presa dal panico.
Gianluca Marelli: Brucia, sa… essere respinto da una bella donna e poi trovarla appiccicata ad un ragazzino! Ma mi sono già vendicato abbastanza. Mi basta averle tolto dalla faccia in un attimo quella sua smorfietta di donna casta, tanto falsa e tanto irritante! Laura: Se ne vada!
Portiere d’albergo: Oh, signora cara… posso fare qualcosa per lei? Gianluca Marelli: Credo che abbia bisogno più che mai della sua solita camomilla.

Lacrime di fuoco le inondano il viso. Laura: Non posso sopportare che mi si parli così, eppure me lo sono meritato… non avrei mai dovuto… con Andrea. Andrea… Cosa darei perchè tu fossi davvero qui con me. Dimenticherei tutto, guardando quel tuo viso da cucciolo.

Il giorno dopo Laura lascia l’albergo. Andrea la cerca inutilmente alla reception, ma non si rassegna. Non parte più per l’Inghilterra per perfezionare l’inglese, anzi, comunica ai genitori che è inutile impedirglielo,  che è maggiorenne ed in grado di mantenersi con l’eredità della nonna, nel caso loro fossero contrari.
Squilla il telefono in casa di Laura. La governante: Mi scusi, signora. Una sua amica al telefono. Dice che è urgente. Andrea: Sono a Roma e voglio vederti… subito! Laura: Io… non voglio. E poi non… non posso uscire adesso. Andrea: Allora ci vediamo domani mattina, alle dieci. Governante: Signora, è meglio che torni da suo marito. Ma sì, ho sentito… Ho detto che al telefono c’era una sua amica, ma quest’uomo aveva una voce così disperata. E poi, crede che non mi sia accorta, quando è tornata, che qualcosa… o forse tutto è cambiato in lei?

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Andrea La butta giù con una spinta. Affonda lo sguardo in quegli occhi spaventati.
Andrea: Ho diciotto anni e tu trentadue. Sei sposata. Sarà un casino del diavolo… Ma lasceremo che la gente dica. A me daranno del bamboccio che si fa sedurre, di te diranno che sei viziosa e dissoluta. Laura: Non potrò sopportarlo. Andrea: Preferisci che non ci vediamo più? E correre a rifugiarti nella tua rispettabilità di moglie di ottimo professionista? Senza amore, senza più niente? Laura: Cerca di capire… E’ una pazzia.
Lui la bacia, e il mondo sparisce e spariscono pena e incertezze, angoscia e vergogna. L’amore rende puro ogni gesto, ogni carezza.

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