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JACQUES DOUGLAS
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Bruno Tocci 4
BRUNO TOCCI
Altri fotoromanzi a colori interpretati da Bruno:
Kiss 125 – Dietro l’angolo il destino
Sogno 62 – Quella notte una vita
Sogno 74 – Non solo rosa
Sogno 107 – Quel ragazzo in jeans
Bruno Tocci/prete: Sono sicuro che non mi ha detto tutta la verità. C’era del vero smarrimento nel suo sguardo. Ma anch’io alla sua età mi ponevo tante domande. Purtroppo, anche se hai donato il cuore a Dio, quanto è difficile reprimere la forza della giovinezza!
Letizia 540
Uno sconosciuto nella notte
Charme 593
La vita attraverso una finestra
Bruno Tocci 3
BRUNO TOCCI
Ma i ruoli interpretati da Bruno non sono solo comici, tanti altri gliene sono stati affidati. A volte erano piccole parti, altre volte erano personaggi più importanti, ma sempre recitati con grande capacità.
Un divertente fotoromanzo in bianco e nero, scritto dal bravissimo Stefano Reda:
“Lo strano mestiere di Stella Sollness”:
Bruno, padre di Max Delys, ha una fabbrica di elettrodomestici, e ingaggia Stella (Simona Pelei), calciatrice di successo, per promuovere i suoi prodotti.
Lucky 148 – Il suo folle, folle egoismo…
Con una Marina Santi in splendida forma, compagna del boss, interpretato da Bruno Tocci.
Alex Damiani: E quel fiore di ragazza… da dove spunta fuori? – Amico di Alex: Chi dice che faceva la spogliarellista a Las Vegas, o la cantante di “burlesque”, o la cameriera in un bar topless – Alex Damiani: Chiunque sia, sembra un angelo del cielo – Amico di Alex: Non diventare poeta, quella è proprietà di Guarino e scotta come il piombo fuso.
Fotoromanzo a puntate: Stringimi forte e il sole splenderà
racconta il tragico terremoto dell’Irpinia, che nel 1980 causò quasi 3.000 morti
Kiss 99 – La sirenetta
Un’intensa interpretazione di Bruno
Altro rifacimento di un famosissimo fotoromanzo, uno dei più importanti della Lancio: “Il treno che porta Rosy”, inizialmente interpretato da Paola Pitti e Jean Mary Carletto, viene qui riproposto con Ornella Pacelli e Luigi Alfieri. Nella prima scena Luigi Alfieri aspetta in stazione l’arrivo di Rosy, credendola ancora viva. Nella seconda foto, tratta dal finale del fotoromanzo, il capotreno, interpretato dal nostro Bruno Tocci, pietosamente lo aiuta a trasportarne la bara
Ho 15 anni e ti amo
rifacimento del famoso fotoromanzo di Letizia
Nel bel mezzo di una tempesta, in un altro fotoromanzo a puntate:
La spiga d’Irlanda
Bruno Tocci 2
BRUNO TOCCI
Diversamente da quanto si potrebbe pensare, gli attori non protagonisti sono molto amati dai lettori. Ci si affeziona pian piano vedendoli comparire in tanti e tanti fotoromanzi, nei ruoli più diversi. E Bruno Tocci di ruoli ne ha interpretati davvero tanti: dal guardiacaccia allo stalliere, dal pescatore al cameriere, dal prete al baro, dal poliziotto al delinquente. Lui era lì, una presenza costante, un volto simpatico e amico, che era un piacere ritrovare ogni volta. Certo, non è mai stato un adone, certo, non aveva un fisico slanciato, ma le sue buffe espressioni, soprattutto nei ruoli comici, ci hanno fatto davvero divertire.
La prima cosa che viene in mente pensando a Bruno Tocci, è la sua colorita interpretazione del personaggio di Joe “Adenoidis” Ferro nello Jacques Douglas.
In giugno del 2018 sono stata in gita qualche giorno a Sanremo e ho assistito ad una visita guidata nel mitico teatro Ariston. Ho visitato i camerini degli ospiti, i teatri, la sala stampa, e ne sono rimasta affascinata, al punto che, uscita da lì, sono andata alla ricerca di un libro sul festival. Ne cercavo uno con tante foto ma non l’ho trovato, c’era però un libro che descriveva la parte noir, i retroscena del festival. Si dilungava molto sulle vicende mafiose che legavano il Casinò al Festival di Sanremo, soprattutto nei primissimi anni. Descriveva con dovizia di particolari i flussi di narcotraffico, riciclaggio di denaro e contrabbando, e nominava nomi apicali tra i quali Lucky Luciano, e udite udite: “Joe Adonis”, suo successore nel traffico di droga. Quando ho letto il suo nome e visto la sua foto, mi sono venuti immediatamente in mente Bruno Tocci e Franco Graceffa, rispettivamente Joe Adenoidis Ferro e il suo temibile rivale in affari Freddy Catanzaro, entrambi americani con origini italiane. Sembra incredibile che sia una storia vera, pare uscito del tutto dalla penna e dalla fantasia di Stelio Rizzo.
Il suo personaggio era proprio buffo, e lui lo interpretava benissimo. La sua “banda” era talmente sgangherata che non concludeva mai un “colpo”. I suoi tirapiedi erano interpretati da Paolo Casella e Luciano Nelli, ma nel fotoromanzo “Col mio amore non si discute”, un capolavoro di comicità, uno dei suoi uomini era il mitico Paolo Brunetti, regista degli Jacques Douglas, che amava interpretare piccoli ruoli cameo.
Col mio amore non si discute – Jacques Douglas n.152
Un trio di banditi sgangherati pronti per l’ospizio di carità…
Ecco il vostro pranzo, signor Ferro – Cosa? Pane e formaggio al sottoscritto? Tu non sai chi sono io… – Lo so benissimo, purtroppo. Lei è il capo di una banda in fallimento, piena di debiti fino al collo – Basta! Ti proibisco di continuare. Io sono abituato a cenare con caviale e champagne nei migliori ristoranti di Roma – Altri tempi! – Quei tempi torneranno Rocco, te lo prometto – Ha già qualche idea, principale? – Certo, ed ecco la prima: al diavolo questa schifezza! Prendi il libro dei “piani” Rocco. E’ il momento di mettersi al lavoro – Subito signor “Ad…” signor Ferro – Signor Ad…? Cosa stavi per dire? – Be’… ecco… signor addetto ai colpi sensazionali. Volevo dire una battuta, ah, ah – Beh è proprio un colpo sensazionale quello che ci serve – Ouff… grazie al cielo l’ha bevuta – Allora? Dov’è questo libro? – Eccolo, signor “Adenoidis”. Uuh! Aiutoo! – Quando succedono queste cose non oso guardare. Ho l’animo troppo sensibile – Piano numero uno: banca svaligiata con lancia termica – Costo delle attrezzature? – Tre milioni e duecentomilalire – Scartato – Piano numero due: gioielleria svaligiata con fiamma ossidrica – Costo? – Due milioni e mezzo – Scartato – Piano numero tre: pellicceria svaligiata con grimaldelli e chiavi false – Costo? – Un milione e ottocentomilalire – Scartato – Piano numero ventisette: furto con scasso in una salumeria – Costo? – Ottantamilalire – Scartato – Piano numero ventotto: truffa all’americana con patacca – Costo? – Ventimilalire – Scartato – …Piano numero cinquanta: rapimento di cane prezioso con polpetta sonnifera – Costo? – Cinquecento lire – Scartato – Ma come scartato, signor Ferro? Cinquecento lire le abbiamo! – Scartato lo stesso, per motivi di dignità professionale. Ti pare che un uomo come me possa abbassarsi a rapire un volgarissimo cane? – Ma noi parlavamo naturalmente di un cane di razza – Scartato – Conosco per caso il soggetto adatto, una miliardaria americana innamorata del suo cane – scartato – Scommetto che sarebbe disposta a tirar fuori almeno dieci milioni – Scarta… cioe’… Quanto hai detto? – Dieci milioni, signor Joe – ACCETTATO, ACCETTATO. Ma guai a voi se si sa in giro che il sottoscritto è caduto così in basso! – Non lo saprà nessuno, signor Joe, parola d’onore!
Altro fotoromanzo molto divertente è lo Jacques Douglas n. 138 “Sotterraneo amore” – con Simona Pelei nel ruolo della nipote del boss (suo acerrimo rivale) Freddie Catanzaro.