BRUNO TOCCI

Diversamente da quanto si potrebbe pensare, gli attori non protagonisti sono molto amati dai lettori. Ci si affeziona pian piano vedendoli comparire in tanti e tanti fotoromanzi, nei ruoli più diversi. E Bruno Tocci di ruoli ne ha interpretati davvero tanti: dal guardiacaccia allo stalliere, dal pescatore al cameriere, dal prete al baro, dal poliziotto al delinquente. Lui era lì, una presenza costante, un volto simpatico e amico, che era un piacere ritrovare ogni volta. Certo, non è mai stato un adone, certo, non aveva un fisico slanciato, ma le sue buffe espressioni, soprattutto nei ruoli comici, ci hanno fatto davvero divertire.

La prima cosa che viene in mente pensando a Bruno Tocci, è la sua colorita interpretazione del personaggio di Joe “Adenoidis” Ferro nello Jacques Douglas.
In giugno del 2018 sono stata in gita qualche giorno a Sanremo e ho assistito ad una visita guidata nel mitico teatro Ariston. Ho visitato i camerini degli ospiti, i teatri, la sala stampa, e ne sono rimasta affascinata, al punto che, uscita da lì, sono andata alla ricerca di un libro sul festival. Ne cercavo uno con tante foto ma non l’ho trovato, c’era però un libro che descriveva la parte noir, i retroscena del festival. Si dilungava molto sulle vicende mafiose che legavano il Casinò al Festival di Sanremo, soprattutto nei primissimi anni. Descriveva con dovizia di particolari i flussi di narcotraffico, riciclaggio di denaro e contrabbando, e nominava nomi apicali tra i quali Lucky Luciano, e udite udite: “Joe Adonis”, suo successore nel traffico di droga. Quando ho letto il suo nome e visto la sua foto, mi sono venuti immediatamente in mente Bruno Tocci e Franco Graceffa, rispettivamente Joe Adenoidis Ferro e il suo temibile rivale in affari Freddy Catanzaro, entrambi americani con origini italiane. Sembra incredibile che sia una storia vera, pare uscito del tutto dalla penna e dalla fantasia di Stelio Rizzo.

Il suo personaggio era proprio buffo, e lui lo interpretava benissimo. La sua “banda” era  talmente sgangherata che non concludeva mai un “colpo”. I suoi tirapiedi erano interpretati da Paolo Casella e Luciano Nelli, ma nel fotoromanzo “Col mio amore non si discute”, un capolavoro di comicità, uno dei suoi uomini era il mitico Paolo Brunetti, regista degli Jacques Douglas, che amava interpretare piccoli ruoli cameo.

Col mio amore non si discute – Jacques Douglas n.152

Un trio di banditi sgangherati pronti per l’ospizio di carità…
Ecco il vostro pranzo, signor Ferro – Cosa? Pane e formaggio al sottoscritto? Tu non sai chi sono io…  – Lo so benissimo, purtroppo. Lei è il capo di una banda in fallimento, piena di debiti fino al collo – Basta! Ti proibisco di continuare. Io sono abituato a cenare con caviale e champagne nei migliori ristoranti di Roma  –   Altri tempi! –  Quei tempi torneranno Rocco, te lo prometto – Ha già qualche idea, principale? – Certo, ed ecco la prima: al diavolo questa schifezza! Prendi il libro dei “piani” Rocco. E’ il momento di mettersi al lavoro – Subito signor  “Ad…”  signor Ferro –  Signor Ad…? Cosa stavi per dire? – Be’… ecco… signor addetto ai colpi sensazionali. Volevo dire una battuta, ah, ah – Beh è proprio un colpo sensazionale quello che ci serve  – Ouff… grazie al cielo l’ha bevuta  – Allora? Dov’è questo libro? – Eccolo, signor “Adenoidis”.  Uuh! Aiutoo!  – Quando succedono queste cose non oso guardare. Ho l’animo troppo sensibile  – Piano numero uno: banca svaligiata con lancia termica – Costo delle attrezzature? – Tre milioni e duecentomilalire – Scartato – Piano numero due: gioielleria svaligiata con fiamma ossidrica – Costo? – Due milioni e mezzo – Scartato – Piano numero tre: pellicceria svaligiata con grimaldelli e chiavi false – Costo? – Un milione e ottocentomilalire – Scartato  – Piano numero ventisette: furto con scasso in una salumeria – Costo? – Ottantamilalire – Scartato – Piano numero ventotto: truffa all’americana con patacca – Costo? – Ventimilalire – Scartato – …Piano numero cinquanta: rapimento di cane prezioso con polpetta sonnifera  – Costo? – Cinquecento lire – Scartato – Ma come scartato, signor Ferro? Cinquecento lire le abbiamo!  – Scartato lo stesso, per motivi di dignità professionale. Ti pare che un uomo come me possa abbassarsi a rapire un volgarissimo cane? – Ma noi parlavamo naturalmente di un cane di razza – Scartato – Conosco per caso il soggetto adatto, una miliardaria americana innamorata del suo cane – scartato – Scommetto che sarebbe disposta a tirar fuori almeno dieci milioni – Scarta… cioe’… Quanto hai detto? – Dieci milioni, signor Joe – ACCETTATO, ACCETTATO. Ma guai a voi se si sa in giro che il sottoscritto è caduto così in basso!  – Non lo saprà nessuno, signor Joe, parola d’onore!

Col mio amore non si discute
Col mio amore non si discute
Col mio amore non si discute
Col mio amore non si discute

Altro fotoromanzo molto divertente è lo Jacques Douglas n. 138 “Sotterraneo amore” – con Simona Pelei nel ruolo della nipote del boss (suo acerrimo rivale) Freddie Catanzaro.

Sotterraneo amore
Sotterraneo amore

Nel cartellone con i dieci comandamenti, campeggia la scritta “Io sono il capo tuo Dio”
Non nominare mai il nome di Adenoidis invano
Ruba quanto puoi, ricordati non è mai troppo!

Sotterraneo amore

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