KIRK MORRIS
la carriera alla Lancio
Letizia n. 606 – luglio 1996
La corsa della vita
Darling n. 363 – ottobre 1996
Storia di una piazza di un ritratto e…
Sogno n. 170 – novembre 199 – Il segreto di Vera Cruz
Se non ti va di parlare, lascia perdere, amico. Tanto Stecca mica se la prende – Stecca? Non capisco – Io, sono Stecca! E’ così che mi chiamano tutti. Detto fra noi, manco io ho voglia di leggere. E poi è scritto talmente piccolo, che non ci vedo un tubo – Ma allora a che ti serve il giornale? – Mi piace tenerlo aperto e pensare ai cavoli miei. E poi, mettiamo che il vecchio ripassi di qui, voglio che sappia che apprezzo i suoi regali.
Sogno n. 174 – marzo 1997 – Una pagina di speranza
Un padre messo a dura prova dalla terribile malattia della figlia: l’Aids. Un bellissimo fotoromanzo con Alessia Merz protagonista.
Papà, mi perdoni? – Cosa dovrei perdonarti? – La mia malattia che vi fa soffrire e che condanna anche voi. Vorrei tanto che le cose fossero andate diversamente. – Tutti noi l’avremmo voluto. – Sono così stanca e ho tanto freddo. Parlami papà… raccontami qualcosa. Leonardo smette di parlare, sua figlia non può più sentirlo in questo mondo. Ma lo sentirà, per sempre, in un altro più bello e più giusto.
Charme n. 642 – marzo 1997
Ho puntato su noi due
Sogno n. 177 – giugno 1997 – Lui sapeva sognare
Jonathan: Anche l’altro giorno l’ho vista vicino alla scogliera. Nyna: Mi fa bene. Il vento porta l’eco dei ricordi, e ora non mi restano che quelli. – Jonathan: Patrick non meritava un destino così terribile… Era troppo pieno di vita. E sapeva sognare. Una cosa che ormai sanno fare in pochi. – Nyna: Il nostro fare non brilla più nella notte. Ora attorno a noi c’è solo il buio, come nella mente di Patrick.
Darling n. 371 – giugno 1997
Prigioni senza sbarre
Darling n. 378 – ottobre 1997
Odio + odio = amore
Charme n. 697 – luglio 2001 – Strada senza uscita
Kirk chiude in bellezza la sua carriera alla Lancio, con un’ultima parte importante e significativa.
Porta le tue chiappe da un’altra parte, bello. Qui lo sanno tutti che questo posto è mio! E’ mio, hai capito? – Marco non ha certo intenzione di discutere, specie con quel tipo dall’aria battagliera. – Dove si è mai visto che uno arriva e ti ruba il posto così, come se niente fosse. Roba da pazzi! – Mi chiamo Marco. Questa vita la faccio da poco, ed è per questo che ancora sembro uno… quasi normale. – Che significa uno “quasi normale”. Perchè io sarei anormale? – “Che sfiga! Come primo incontro doveva capitarmi il barbone più permaloso e arrabbiato del mondo!”